ALLA SCOPERTA DEGLI ANTICHI ORATORI DI SERRAVALLE SCRIVIA

In occasione della Festa da Cuntro d’sua, che dal 14 al 17 settembre anima il centro storico di Serravalle Scrivia, per Inchiostro Fresco siamo andati alla scoperta di due gioielli artistici dell’architettura sacra del borgo antico di Serravalle

In occasione della Festa da Cuntro d’sua, che dal 14 al 17 settembre anima il centro storico di Serravalle Scrivia, per Inchiostro Fresco siamo andati alla scoperta di due gioielli artistici dell’architettura sacra del borgo antico di Serravalle: l’Oratorio della Madonna Assunta detto “dei Bianchi” e l’Oratorio della Santissima Trinità detto “dei Rossi”. Il nome è legato alla tradizione delle Confraternite, particolarmente sentita in Liguria e nel Basso Piemonte, e ai colori degli abiti usati dai confratelli durante le funzioni religiose.

La Festa da Cuntro d’Sua è legata alle antiche tradizioni contadine, e ai festeggiamenti per la conclusione dei grandi lavori agricoli dell’Estate; come molte feste pagane o contadine, è stata poi associata alla celebrazione cristiana della Madonna Addolorata che si tiene proprio in questo periodo. Interrotta solo nel 2020, la Festa quest’anno è caratterizzata da eventi enogastronomici, culturali e musicali.

Arrivando da Novi Ligure, dal casello di Serravalle o dalla stazione ferroviaria, il primo Oratorio che incontriamo è quello dei Bianchi, associato all’antico Ospedale della città.

Salendo attraverso Via dell’Ospedale da Via Berthoud alla Piazza, siamo subito colpiti dalla differenza di atmosfera tra la trafficata via centrale e la quiete quasi metafisica di questa piazza, che presenta una caratteristica architettura in pendenza.

L’Oratorio, aperto al culto del 1594 come Chiesa dei Padri Agostiniani, è oggi sede della Confraternita della Beata Vergine del Gonfalone. Accanto alla Chiesa c’era il convento degli stessi, la cui struttura architettonica è ben visibile ancora oggi. In epoca napoleonica il convento fu soppresso è trasformato in Ospedale, ma nel 1815 l’edificio è stato riaperto al culto e associato alla Confraternita dei Bianchi.

La facciata dell’edificio oggi si presenta con uno stile eclettico piuttosto sobrio e non presenta particolari architettonici e decorativi significativi. Il gioiello dell’oratorio dei Bianchi è il gruppo ligneo “Il Compianto” che rappresenta la deposizione di Cristo, complesso scultoreo ligneo di otto figure di grande intensità espressiva. Databile in epoca tardo-rinascimentale, la Deposizione di Serravalle è un’opera di grande valore artistico, purtroppo oggi visitabile solo nelle occasioni di apertura dell’oratorio e rimasta a lungo nei depositi: fino agli anni Ottanta nella Settimana Santa veniva esposta solo la statua del Cristo.

L’Oratorio dei Rossi, sede della Confraternita della Santissima Trinità e di San Giovanni Battista, che ha come missione quella di assistere pellegrini e carcerati, deriva il nome dal colore simbolo della regalità di Cristo e del fuoco della Trinità.

La facciata è visibile solo da Via Berthoud o dalla piazzetta antistante, e dal punto di vista architettonico è più interessante di quella dell’Oratorio dei Bianchi, costituendo un esempio di barocchetto genovese.

Il portale d’ingresso è stato realizzato con colonne doriche provenienti dall’area archeologica di Libarna.

All’interno si trovano il gruppo ligneo processionale del XVII sec. del genovese Luigi Fasce, raffigurante la Santissima Trinità e San Giovanni Battista, un dipinto ad olio sempre del XVII sec. raffigurante la Sacra Famiglia con San Giovannino attribuito a Valerio Castello, un quadro a destra dell’ingresso raffigurante il battesimo di Gesù, sempre di Valerio Castello, uno a sinistra di scuola lombarda e un baldacchino d’altare raffigurante lo stemma della Confraternita.

Interessanti anche alcune pale d’altare laterali, e le decorazioni di gusto barocco della facciata.

Se il Compianto ligneo dell’Oratorio dei Bianchi dimostra i legami artistici dell’Oltregiogo con l’arte sacra piemontese anche della parte settentrionale e nord-orientale della regione, come dimostra la tradizione dei Sacri Monti, ma anche, per restare in zona, la bellissima deposizione che troviamo nella Chiesa di Santa Maria di Castello in Alessandria o quella in cattedrale ad Asti, le decorazioni pittoriche dell’Oratorio dei Rossi confermano lo stretto legame artistico dell’Oltregiogo con l’arte genovese e in particolare con il barocco caratteristico del capoluogo ligure, legame che trova la sua massima espressione nella Collegiata di Novi Ligure.

Andrea Macciò

In occasione degli “Oltregiogo days” previsti il 23 e 24 Settembre ci sarà una nuova occasione per scoprire il piccolo centro storico di Serravalle Scrivia. Esattamente come per la via interiore di Arquata, basta salire pochi metri per passare dal caos del traffico delle automobili spesso dirette all’Outlet alle atmosfere che si respiravano nell’antico borgo.

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