A Novi Ligure un consiglio comunale aperto sulla “questione Ex Ilva”

La preoccupante situazione dello stabilimento getta un’ombra sulla città di Novi Ligure dal punto di vista sociale

Un consiglio comunale animato da moltissimi interventi e gremito di persone, quello svoltosi ieri sera al Museo Campionissimi di Novi Ligure sulla crisi dell’ex Ilva. Il Sindaco Rocchino Muliere ha aperto con toni accesi, a rimarcare la situazione drammatica del grande stabilimento. “L’Ilva è una parte della storia economica e sociale della città e del territorio. Faremo tutto il possibile affinché lo stabilimento novese continui la produzione e che l’acciaio rimanga un asset strategico per il nostro paese” ha dichiarato concludendo, dopo aver rimarcato che il mercato dell’acciaio mondiale non è in crisi ma i lavoratori del Gruppo restano in cassa integrazione, mancano soldi per pagare le forniture di gas e ci sono grandi problemi di sicurezza dentro gli impianti. “Una volta le persone ambivano a lavorare all’Ilva, perché era un posto di lavoro discretamente retribuito e ci si poteva andare in pensione, oggi si scappa” ribattono i sindacati che non hanno disdegnato critiche anche all’assenza della politica sul tema, esprimendo anche perplessità sulle tanto annunciate aperture verso il settore della logistica, giudicato “Lavoro povero, che impoverità il Paese” come dichiarato dal segretario generale CGIL di Alessandria  Franco Armosino.

A susseguirsi, una lunga la lista di interventi di tanti esponenti politici regionali e nazionali che hanno espresso solidarietà ai lavoratori dell’impianto assicurando il massimo impegno per portare la discussione nelle sedi competenti: ricordiamo la senatrice Elisa Pirro (M5S), l’onorevole Antonio Misiani (PD), i consiglieri regionali Domenico Ravetti (PD) e Sean Sacco (M5S).  E sindacali, con Maurizio Cantello segretario FIOM-CGIL Alessandria che ha fatto un chiaro quadro della difficile situazione dello stabilimento e Claudio Bonzani segretario generale UIL Alessandria  che ha ricordato la manifestazione che si terrà il prossimo Venerdì 24 Novembre con ritrovo alle ore 8.30 nel piazzale dello stabilimento ex Ilva di Novi Ligure.

La seduta del Consiglio si è conclusa con l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno che esprime preoccupazione per l’attuale situazione del Gruppo ex Ilva e solidarietà alle famiglie dei lavoratori dell’azienda e delle società dell’indotto. Il documento impegna il Sindaco e la Giunta comunale ad adoperarsi presso tutti gli organismi istituzionali per scongiurare la chiusura dello stabilimento novese, garantendo il rispetto dei diritti dei lavoratori e la tutela dell’ambiente e della salute.

Fausto Cavo

L’intervento del Sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere

One Reply to “A Novi Ligure un consiglio comunale aperto sulla “questione Ex Ilva””

  1. Noi, come Inchiostro fresco, già ci occupammo della “questione ILVA” nel febbraio del 2018 dedicando alla situazione dello stabilimento novese un’intera pagina, lanciando l’idea di fare ritornare la produzione dell’acciaio nelle mani pubbliche in quanto la stagione delle privatizzazioni iniziata nel 1992 da Romano Prodi, come si è visto, è stata un grande fallimento. Lo Stato deve ritornare ad essere proprietario delle sue vitali infrastrutture e della produzione di beni strategici come appunto l’acciaio. Gian Battista Cassulo

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