“LO ZUCCHERO IN FRIGO” di Gianluigi Mignacco

Storia di una coppia che non esiste più

Lo zucchero in frigo è la storia di Valentina e Guglielmo, una coppia genovese “separata in casa” da sei mesi. Non avendo comunicato ancora la conclusione della loro storia d’amore a parenti, amici e colleghi, con le ferie già fissate e una vacanza in Sardegna già pagata e prenotata, decidono comunque di partire insieme, e rimandare l’ufficializzazione della separazione a fine estate

Su queste pagine già avevamo dato notizia del nuovo libro di Gianluigi Mignacco. Vi presentiamo oggi, sperando di fare cosa gradita ai nostri lettori, una recensione più approfondita, a firma di Andrea Macciò, di questo ultimo lavoro di uno scrittore che nella Val Borbera trova le sue ispirazioni, ambientandole poi nei luoghi più diversi. Gian Battista Cassulo

LA TRAMA DEL LIBRO

Il romanzo racconta, dal punto di vista del narratore Guglielmo, forte lettore che si è portato in Sardegna una buona quantità di romanzi da leggere e rileggere approfittando del tempo della “vacanza” la geometria sentimentale e sociale delle relazioni, dei sentimenti e della “rappresentazione” verso gli altri di una coppia che non esiste più, ma che a coloro che non sanno nulla appare al contrario l’incarnazione della “coppia perfetta”.

Valentina e Guglielmo riescono a “convivere” nella stessa camera d’albergo e a “sopportarsi” durante questa strano periodo, con qualche intermezzo balneare anche piacevole vissuto come se fossero due amici non troppo stretti, ma senza ritrovare mai l’intimità e la complicità di un tempo. Valentina in pubblico ama recitare la parte della “moglie perfetta”.

Intanto Guglielmo, che l’autore ci fa immaginare abbia un’età intorno alla quarantina, fa amicizia con il barista e attrae l’attenzione di altre due donne: la ventiquattrenne Lucia, un’istruttrice di acquagym anche lei reduce da una storia conclusa, e la settantenne Betta, sposata, ma con un marito di fatto assente.

Se Guglielmo prova sicuramente attrazione per Lucia, è ancora evidente che non sia del tutto rassegnato alla conclusione dell’amore con Valentina, e questo lo trattiene dal lasciarsi andare…

LA RECENSIONE

Lo zucchero in frigo è un titolo enigmatico, il cui significato si scoprirà solo al termine del romanzo. Con questo libro, Gianluigi Mignacco si prende una “vacanza” letteraria dalla Val Borbera nel quale era ambientato il suo ultimo libro L’equilibrio dei sassi, che pur avendo al centro anch’esso una storia d’amore affrontava anche il tema dell’abbandono e dello spopolamento della montagna appenninica, un tema molto caro all’autore che aveva già affrontato nel suo precedente “Il commiato”.

Qua tutta l’attenzione è sulle relazioni amorose e interpersonali e sulle loro complesse geometrie. Valentina e Guglielmo nel romanzo sono una coppia di “facciata”, ma resta qualcosa a legarli che li ha indotti a non chiudere per sempre la loro relazione. L’autore indaga con una finezza psicologica non comune i sentimenti contradditori che una situazione come quella narrata può generare in due persone che si stanno lasciando: entrambi, ad esempio, non riescono ancora compiutamente a percepirsi come single. E forse questa strana vacanza, sicuramente poco rilassante, servirà a far capire loro l’autentico motivo della crisi.

Come negli altri romanzi, sono molto interessanti, profondi e curati anche i personaggi secondari, da Lucia, la ventiquattrenne che comunica con Guglielmo con concisi messaggini senza punteggiatura, a Betta, al barista, e anche al contadino sardo che Guglielmo incontra durante una solitaria digressione nell’entroterra. Traspare, anche ne “Lo zucchero in frigo” l’amore dell’autore per la montagna, in particolare quella aspra e appartata dell’Appennino. Un romanzo che, trasportandoci in un’atmosfera diversissima da quella dei due precedenti, ne conferma tutte le qualità come narratore.

                                               Andrea Macciò

Gianluigi Mignacco, nato a Genova, vive in Val Borbera a Cantalupo Ligure alternando la libera professione alla viticoltura: la sua azienda agricola produce il Timorasso, vitigno autoctono dell’appennino piemontese. Appassionato di corse “estreme” ha partecipato a importanti ultra rail italiani ed europei. Lo zucchero in frigo è il suo terzo romanzo. Anche Il Commiato (2019) suo romanzo d’esordio, e L’equilibrio dei sassi (2021) sono stati entrambi pubblicati da Puntoacapo.

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