IL CALENDARIO “CITES 2024” DELL’ARMA DEI CARABINIERI

“La CITES e l’Africa, affascinante, complessa e vulnerabile”

Il Calendario CITES 2024 racconta l’Africa, culla di una biodiversità tra le più ricche e affascinanti del Pianeta, caratterizzata da una sorprendente varietà di ambienti ed ecosistemi, molti dei quali unici al mondo, ma anche coacervo di contraddizioni e criticità di natura ambientale ed antropica

Il continente africano è mostrato nella sua imponenza e vulnerabilità attraverso dodici specie in via d’estinzione, tipiche delle tre principali macro-aree continentali: la zona arida e desertica, la zona equatoriale delle grandi foreste primarie e la savana della fascia tropicale e subtropicale. Attenzione a parte ha meritato il Madagascar, vero continente nel continente ed autentico scrigno di biodiversità unico al Mondo.

Informazioni sulle particolarità delle specie trattate, tutelate dalla Convenzione di Washington, si intrecciano a pillole di curiosità sui relativi caratteri fisici ed etologici e si associano ad un mirato focus sulle principali minacce di sopravvivenza

Ciascun bioma, che ospita le specie protagoniste del Calendario 2024, presenta singolari peculiarità e straordinarie risorse per il nostro Pianeta, sempre più esposte all’azione predatoria dell’uomo, impattante in maniera significativa sulla biodiversità e sullo sviluppo sostenibile del continente africano. L’excursus sulle problematiche presenti fa eco a spunti di riflessione e di sensibilizzazione e trova riscontro nel contributo offerto dalla sapiente azione dei Carabinieri forestali CITES, costantemente protesa alla salvaguardia delle bellezze naturali in via d’estinzione, oltre il tempo e lo spazio.

Ma racconta anche di quanto i Carabinieri Forestali facciano ogni giorno anche sul territorio italiano per tutelare la biodiversità, non solo nazionale, ma globale. Contrastare il bracconaggio o il commercio illegale di animali e piante in via d’estinzione nel nostro paese significa anche tutelare la biodiversità del pianeta. Senza spazio e senza tempo.

In Italia tale azione viene svolta dagli uomini e donne del Raggruppamento Carabinieri CITES, come specialità di settore, e da tutti i Carabinieri Forestali che operano negli oltre 800 Nuclei Forestali e Parco dislocati su tutto il territorio nazionale.

SINTESI ATTIVITA’ OPERATIVA DEL NUCLEO CC CITES DI ALESSANDRIA

Il Nucleo CC CITES di Alessandria, dipendente dal Raggruppamento CC CITES, incardinato nel Comando Carabinieri per la Tutela della Biodoversità, CUFA, ha la giurisdizione su quattro province della Regione Piemonte, Alessandria, Asti, Biella e Cuneo, ed è principalmente deputato:

  1. all’attuazione e verifica della corretta applicazione della Convenzione di Washington (CITES) che disciplina il commercio internazionale delle specie animali e vegetali in pericolo di estinzione;
  2. alla corretta applicazione dei regolamenti comunitari Forest Law Enforcement, Governance and Trade (FLEGT) ed EU Timber Regulation (EUTR), riguardanti il commercio internazionale del legname;
  3. al contrasto del bracconaggio, soprattutto venatorio;
  4. alla prevenzione e repressione delle violazioni compiute in danno degli animali;
  5. ai controlli presso i giardini zoologici.
  6. Fra le principali campagne di controlli attuate dal Raggruppamento nel 2023 in tutto il territorio italiano alle quali anche il Nucleo CC CITES ha contribuito con controlli e sanzioni, si possono citare:
  7. “Reptilia”, campagna in ambito EUROPOL a coordinamento italiano (Arma dei Carabinieri),finalizzata al contrasto del traffico illecito di rettili. Sono stati effettuati, solo in Italia, oltre 200 controlli nel corso dei quali sono stati controllati circa duemila esemplari, elevate numerose sanzioni amministrative e deferiti più soggetti all’Autorità Giudiziaria con sviluppi investigativi in corso;
  8. Madeira de Lei”, operazione sotto egida EUROPOL a coordinamento italiano (Arma dei Carabinieri) contro il traffico illegale di legname, alla quale hanno partecipato le forze dell’ordine di Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Brasile, Costa Rica e Panama. Da sottolineare come il commercio illegale di legname impoverisca le risorse naturali dei paesi di origine avendo un impatto diretto sulla deforestazione e, di conseguenza, sul cambiamento climatico.  Le attività di polizia svolte hanno riguardato il contrasto al disboscamento illegale, al contrabbando, alla frode documentale, al riciclaggio di denaro e all’evasione fiscale. Sono stati effettuati n.226 controlli congiunti sul territorio UE che hanno portato a sequestri di container di legname provenienti dal Myanmar e dal Brasile per un valore stimato di decine di migliaia di euro.

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