NOVI LIGURE – FERVONO I LAVORI PER LA RIAPERTURA DEL “MARENCO”

NOVI LIGURE – RIMOSSE LE PORTE DEL TEATRO MARENCO – SI PREPARA IL NUOVO INGRESSO

Oggi, 21 marzo 2019, primo giorno di primavera, aria nuova anche al Teatro Romulado Marenco di Novi Ligure, dove fervono i lavori per la sua apertura al pubblico che avverrà con la conferenza stampa del 3 aprile prossimo venturo alle ore 18 alla presenza delle Autorità cittadine.

Oggi, come vedete nel filmato, i solerti operai stanno rimuovendo (finalmente) le “vecchie” porte in ferro rosso messe in opera negli anni Novanta in occasione del 1° lotto di lavori per il recupero del Teatro.

Erano porte dallo stile avveniristico che, sin da subito, fecero discutere e la città all’epoca si divise in due: chi pro e chi contro. Contro senz’altro lo fu Rifondazione comunista (allora appena costituita) che, per bocca della mitica consigliera Luisa Albasio, le definì “le cabine telefoniche” (all’epoca i telefonini erano ancora roba rara!!!!).

E la Luisa aveva ragione perché erano veramente un pugno nell’occhio, ma tant’é che furono messe lì e ci sono rimaste sino ad oggi.

Fortunatamente ora i martelli pneumatici stanno facendo piazza pulita e speriamo che i nuovi accessi siano più confacenti allo stile della facciata di questo ottocentesco teatro che all’epoca venne costruito in tre anni (1836 – 1839) e ora è dal 1989 che ci siamo dietro per recuperarlo all’antico splendore!!!!

Gian Battista Cassulo

Rimosse le porte del Teatro Marenco – Si prepara il nuovo ingresso

NOVI LIGURE – RIMOSSE LE PORTE DEL TEATRO MARENCO – SI PREPARA IL NUOVO INGRESSOOggi, 21 marzo 2019, primo giorno di primavera, aria nuova anche al Teatro Romulado Marenco di Novi Ligure, dove fervono i lavori per la sua apertura al pubblico che avverrà con la conferenza stampa del 3 aprile prossimo venturo alle ore 18 alla presenza delle Autorità cittadine.Oggi, come vedete nel filmato, i solerti operai stanno rimuovendo (finalmente) le "vecchie" porte in ferro rosso messe in opera negli anni Novanta in occasione del 1° lotto di lavori per il recupero del Teatro.Erano porte dallo stile avveniristico che, sin da subito, fecero discutere e la città all'epoca si divise in due: chi pro e chi contro. Contro senz'altro lo fu Rifondazione comunista (allora appena costituita) che, per bocca della mitica consigliera Luisa Albasio, le definì "le cabine telefoniche" (all'epoca i telefonini erano ancora roba rara!!!!).E la Luisa aveva ragione perché erano veramente un pugno nell'occhio, ma tant'é che furono messe lì e ci sono rimaste sino ad oggi.Fortunatamente ora i martelli pneumatici stanno facendo piazza pulita e speriamo che i nuovi accessi siano più confacenti allo stile della facciata di questo ottocentesco teatro che all'epoca venne costruito in tre anni (1836 – 1839) e ora è dal 1989 che ci siamo dietro per recuperarlo all'antico splendore!!!!Gian Battista Cassulo

Pubblicato da L'inchiostro fresco La voce di Rondinaria e dell'Oltregiogo su Giovedì 21 marzo 2019

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