I Pendolari ATP della Valle Stura sono ancora in attesa del ripristino delle corse dirette a Genova Brignole

Con un comunicato stampa i “Pendolari ATP della Linea C Valle Stura” comunicano che, a nove mesi dal crollo del Ponte Morandi, non sono ancora stati ripristinati i collegamenti diretti della corse ATP con destinazione finale Genova Brignole.

I Pendolari ATP della Linea C Valle Stura manifestano anche la preoccupazione di un rincaro dei costi per l’acquisto dei titoli di viaggio mensili, nell’eventualità in cui non si concretizzasse il ripristino della situazione antecedente la drammatica tragedia del crollo del viadotto sul Polcevera.

Come richiesto dallo stesso gruppo “Pendolari ATP della Linea C Valle Stura”, diamo di seguito spazio alla pubblicazione integrale del comunicato stampa che hanno inviato alla nostra redazione.

Comunicato Stampa Pendolari ATP della Linea C Valle Stura

 BIGLIETTO INTEGRATO CITTÀ METROPOLITANA DI GENOVA

Osservazioni dei pendolari ATP – Linea C

Premessa

Sulla base del principio dell’unità del territorio della Città Metropolitana, sancito dalla legge

7 aprile 2014, n. 56 (Legge Delrio), e a seguito dei finanziamenti del Decreto Legge 109/2018

promulgato per l’emergenza successiva al crollo del Ponte Morandi, occorre individuare le

modalità di utilizzo dei fondi destinati al miglioramento del trasporto pubblico locale (TPL).

La proposta di realizzazione di un biglietto unico integrato che permetta di fruire

indistintamente di diversi vettori di trasporto pubblico (treno su tutta la rete della Città

Metropolitana + bus urbano + bus extraurbano + metropolitana) trova riferimento nella

deliberazione del Consiglio Regionale n. 7 del 27/06/2017 in merito all’approvazione del

“Programma dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale”.

È compito della Regione Liguria proporre l’avvio di una sperimentazione di un progetto di

integrazione tariffaria nell’ambito della Città Metropolitana di Genova tra i vari vettori interessati

dal TPL, come anticipazione del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) che entrerà

presumibilmente in vigore dal 2025.

L’anticipazione del PUMS sembrerebbe prevista solo per la Linea C Valle Stura del servizio

extraurbano di ATP.

Considerazioni sulle tariffe attualmente applicate

1) A seguito del crollo del Ponte Morandi le corse ATP (servizio extraurbano) della Linea C

Valle Stura hanno subito un taglio drastico sulla percorrenza, limitandosi a Genova-Voltri e

costringendo gli utenti diretti a Genova-Brignole a cambiare vettore e a utilizzare la linea

ferroviaria Genova-Brignole.

2) Il costo dell’abbonamento mensile AMT/TRENITALIA area metropolitana, necessario per il

percorso Voltri-Brignole dal mese di settembre 2018 ad oggi, è stato sostenuto da ATP con

i fondi dell’emergenza Ponte Morandi (consegna gratuita degli abbonamenti mensili

AMT/TRENITALIA ai possessori dell’abbonamento ATP) in sostituzione del servizio tagliato.

3) Per gli utenti della Valle Stura, ai quali è stato tolto il servizio ATP verso Genova Centro a

seguito del crollo del Ponte Morandi, l’ipotesi di avvio anticipato del PUMS con la proposta

di integrazione tariffaria attualmente in vigore non è accettabile e tantomeno sostenibile

rispetto alle tariffe degli abbonamenti ATP utilizzati precedentemente al crollo del Ponte

Morandi come dimostrato nel prospetto allegato.

Conclusioni

1) Per gli utenti che prima del crollo del Ponte Morandi utilizzavano il solo vettore ATP per

raggiungere Genova Brignole (o fermate intermedie) e in previsione dell’abolizione

dell’abbonamento integrato AMT/TRENITALIA attualmente fornito gratuitamente (i fondi

dell’emergenza Ponte Morandi finiranno …) le tariffe integrate proposte, si traducono in un

aumento significativo dei costi da sostenere (quasi il doppio).

2) Di fatto si verificano enormi differenze di trattamento tra gli utenti del TPL della Città

Metropolitana. Ad esempio, un utente residente a Portofino che deve recarsi per lavoro a

Genova Brignole può utilizzare soltanto i mezzi ATP con un abbonamento mensile al costo

di € 50,00. Nel caso invece di un utente residente a Masone, per raggiungere Genova

Brignole con il solo utilizzo di mezzi pubblici al pari dell’abitante di Portofino, il costo

minimo da sostenere è di € 90,00 (integrato ATP/AMT + supplemento autostrada per

Voltri), vale a dire quasi il doppio!

3) Il comuni situati a ponente sono penalizzati dall’assenza di corse ATP verso il centro e gli

utenti abbonati devono affrontare costi mensili mediamente più elevati degli utenti del

levante.

4) Occorre trovare un vero sistema tariffario perequativo che offra agli utenti dei comuni più

disagiati un abbonamento integrato ad un costo mensile/annuale accessibile che permetta

di utilizzare indistintamente i tre vettori di TPL (ATP, AMT e TRENITALIA) in tutto il

territorio della Città Metropolitana di Genova e non solo nell’area urbana come accade

attualmente. Con le attuali tariffe, rispetto ai costi sostenuti ante crollo ponte, una famiglia

con due componenti pendolari deve sostenere costi maggiorativi sino a + € 126,00/mese

che si traducono in + € 1.512,00/anno).

5) Si sottolinea, inoltre, che per i pendolari dei comuni dell’entroterra privi di una stazione

ferroviaria come Masone e quindi privi di un’alternativa, all’aumento delle tariffe si

sommano i disagi e le difficoltà inerenti le coincidenze dei vari vettori che devono

necessariamente utilizzare e che non sempre sono congruenti. Ad esempio per i pendolari

di Masone che devono raggiungere Campo Ligure per il treno delle 7.45 non hanno a

disposizione una corsa utile per raggiungere la stazione in tempo, oppure per chi arriva a

Campo Ligure con il treno alle 20.03 e deve raggiungere Masone il primo bus utile è il

giorno dopo alle ore 5.08.

Masone, 22/05/2019 I Pendolari ATP – Linea C

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