Tre giorni di Trekking di sul Monviso: 19, 20, 21 luglio. Vi presentiamo il “Re di Pietra”

Il Monviso con la sua sagoma che si erge come una piramide di roccia, il Monviso è riconoscibile anche da grandi distanze

Tre giorni per compiere il “giro del Viso”, la montagna simbolo del Piemonte ai cui piedi vi è la sorgente del fiume Po, 1200 m di dislivello, 26 partecipanti tra cui tre ragazzi dell’alpinismo giovanile, due rifugi come punto tappa per pernottare: Rifugio Vallanta e Quintino Sella.

Lasciate le auto al confine dei verdi prati di Pian del Re (2020 m di altitudine), il gruppo ha raggiunto dopo i primi 800 m di dislivello tra prati, pietraie e lingue di neve il Buco del Viso.

Il Buco è una galleria scavata nella roccia lunga circa 75m che collega l’Italia con la Francia, realizzato nel 1480 per volere del Marchese di Saluzzo Ludovico II del Vasto, è stato il primo traforo alpino, rappresenta una delle più antiche opere di ingegneria civile eseguita in un’epoca in cui i mezzi esplosivi, oggi fondamentali nello scavo di gallerie, erano totalmente sconosciuti.

Ha un’altezza media di 2,5 metri per circa 2 di larghezza, le dimensioni sufficienti a far passare un mulo caricato da due some laterali, infatti lo scopo di questa apertura era quello di creare un passaggio più agevole per le carovane mercantili per attraversare la barriera delle Alpi, un’alternativa all’attraversamento del Colle delle Traversette.

Attraversato il “Buco” si è in territorio francese, si scende notevolmente su una pietraia che poi nella parte più bassa si trasforma in verdi prati attraversati da ruscelli. Da qui si riparte per una lunga ascesa, cambio di paesaggio: diversi tratti sono ricoperti di neve, pietre e rocce tutto intorno; dopo aver lasciato alle spalle il Rifugio du Viso’ verso le 19 il gruppo è arrivato al Rifugio Vallanta, adagiato su una piana di pietraia ai bordi di un bel lago alpino dalle acque scure, nuovamente territorio italiano.

Il giro del Viso, per il gruppo CAI è proseguito verso del Rifugio Sella e la salita al Viso Mozzo (montagna ai piedi della parete est del Monviso), e si è concluso con la discesa al Pian del RE. Questo percorso ci ha portato alla scoperta di paesaggi diversissimi tra loro, in apparenza appartenenti a contesti completamente diversi: verdi colline, distese di pietraie quasi d’aspetto lunare, ruscelli e laghi cristallini, vertiginose montagne, un viaggio dove far spaziare lo sguardo.

Percorso escursionistico impegnativo per la lunghezza e i dislivelli d’affrontare, richiede una preparazione fisica, ma non vi sono particolari tratti che richiedano una preparazione e attrezzatura alpinistica, se non una particolare attenzione nel percorrere le pietraie e alcuni pezzi sulla neve, dove è necessario prestare particolare attenzione alle tracce del sentiero e ai segnavia.

Fare questa escursione in gruppo, come per altre anche meno impegnative garantisce sostegno, per la presenza degli accompagnatori e la coesione che si crea tra i partecipanti ma anche libertà perché ognuno può camminare con “il proprio passo”, grazie alla flessibilità e ai diversi ritmi di procedere che si creano nel gruppo.

A tutto ciò si aggiunge il piacere del ritrovarsi alla sera tutti insieme a cenare in rifugio e a condividere una bella camerata!

Si torna a casa con la montagna negli occhi e l’animo leggero e con un sentimento di gratitudine per la bellezza che la natura ci dona ….. a noi spetta rispettarla e tutelarla!

Mela Cocozza

Per maggiori informazioni:

www.parcomonviso.eu/visite

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