Abbiamo intervistato l’On. Riccardo Molinari

“Noi siamo un partito di popolo ed è lì tra gente che dobbiamo stare”

Dopo la vittoria di Maurizio Oddone al ballottaggio per le elezioni comunali di Valenza, qualcuno ha definito Alessandriala provincia più leghista d’Italia”. Non sappiamo se sia davvero così, ma certamente osservando la “mappa” dei campanili il verde è ormai il colore ampiamente prevalente: parlando dei centri più grandi, sono della Lega i sindaci di Alessandria, Novi Ligure, Tortona, e ora appunto Valenza. Ed è amministrata dal Centro destra, con il sindaco Riboldi di Fratelli d’Italia, anche Casale Monferrato. Abbiamo chiesto all’on. Riccardo Molinari, attuale Presidente dei Deputati della Lega alla Camera, e certamente il vero artefice in questi anni della crescita esponenziale della Lega in provincia di Alessandria e in tutto il Piemonte, di spiegarci cosa questo potrà significare, in termini di vantaggi concreti e di progetti comuni per il nostro territorio.

On. Molinari, il Centro destra “a traino” Lega ha conquistato anche Valenza: se lo aspettava?

Ero molto fiducioso, sapendo quanto il nostro Maurizio Oddone, oggi sindaco ma prima per cinque anni capogruppo all’opposizione, si è impegnato con la sua squadra per mettere a punto un progetto di vero rilancio della città dell’oro, che esce da un quinquennio di ‘gestione’ di Centro sinistra non proprio brillanti. Poi, essendo una vittoria al fotofinish, in una città con una forte tradizione ‘rossa’, la soddisfazione è anche più grande. Ma ora subito al lavoro, perché la gente si aspetta da noi concretezza, e non parole.

Valenza significa oreficeria, in tutto il mondo. Un comparto che soffre, come e più di molti altri, in questo anno di pandemia sanitaria, ma anche economica….

Lo scenario generale è complicatissimo, e il nostro Governo sta facendo di tutto per ‘azzoppare’ ancora di più il mondo dell’impresa. Chi, come Valenza, vive di lavoro vero, e con una forte vocazione all’export sul fronte orafo, avrebbe bisogno di ben altro sostegno, a livello di politiche del lavoro a livello nazionale e internazionale. Sono certo che il sindaco Oddone, che l’orafo lo fa di mestiere da sempre, saprà per quanto in suo potere, e in forte sinergia con la Regione Piemonte, creare tutte le migliori condizioni perché gli imprenditori, orafi e non orafi, possano svolgere al meglio il loro mestiere. Sperando che anche da Roma e dall’Europa arrivi un sostegno reale, e non solo chiacchiere come è successo finora.

La Lega in provincia di Alessandria è rimasta forse l’unico partito che fa vera attività di territorio, con sezioni frequentate, gazebo, banchetti, incontri pubblici. È questo che vi ha consentito di conquistare quasi tutti i principali comuni, dal capoluogo ai centri zona?

La Lega è un partito di popolo, è nata fra la gente e lì deve stare: ascoltando quali sono le esigenze reali, paese per paese, città per città, e facendo il possibile per amministrare in maniera corretta ed efficace. Non sto a sottolineare in quali condizioni di enorme carenza di risorse i nostri sindaci si trovino oggi ad operare, lo sanno tutti. In qualche caso hanno anche ereditato situazioni disastrose, ma lamentarci non ci interessa: dobbiamo cercare di creare le condizioni perché la nostra provincia possa davvero ripartire, avendo come priorità assolute il lavoro, lo sviluppo e la sicurezza. Dalla logistica ai trasporti, alle infrastrutture digitali, c’è moltissimo da fare: il Centro sinistra, che ha quasi sempre amministrato le nostre città negli ultimi vent’anni, ha dato prova di immobilismo, e scarsissima visione. Oggi dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire, pur nella consapevolezza di un contesto economico, e sanitario, di assoluta emergenza.

Il più recente e poco incoraggiante esempio di come siamo considerati a Roma è dei giorni scorsi: sei comuni dell’Ovadese sono stati esclusi dal rifinanziamento del Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali. Si è capito come mai?

È una follia, semplicemente. I sindaci di Belforte Monferrato, Castelletto d’Orba, Cremolino, Montaldo Bormida, Tagliolo Monferrato e Trisobbio mi hanno manifestato il loro sconcerto: si tratta per ogni comune di contributi di 12 mila euro per il 2020, e di circa 8 mila euro per il 2021 e il 2022. Risorse assolutamente necessarie a rilanciare l’economia locale dei nostri territori. Ho immediatamente presentato un’interrogazione a domanda scritta al Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Giuseppe Provenzano, e confidiamo in una marcia indietro del Governo. Di sicuro nell’anno in cui la Lega è stata alla guida del Paese abbiamo messo a disposizione dei comuni piccoli e medi importanti risorse sia per la sicurezza e il controllo del territorio, sia per lo sviluppo. Nel Basso Piemonte, in particolare, mi sono battuto per ottenere l’istituzione delle Zone Logistiche Speciali, che consentiranno a diversi comuni dell’Alessandrino di offrire importanti agevolazioni alle imprese in tutta l’area interessata dal Terzo Valico. Ora dall’opposizione cerchiamo di incalzare Pd e 5 Stelle, perché il Nord Ovest non sia di nuovo abbandonato a sé stesso, come è successo per decenni. In questo momento il centro destra governa tutte le Regioni dell’Italia settentrionale, e i Governatori cercheranno sicuramente di fare squadra, e di farsi ascoltare dal Governo. In attesa di tornare alla guida del Paese non appena sarà consentito agli italiani di votare.

Samantha Brussolo

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