CICLISMO: GIOVANI ATLETI ALLA RIBALTA AL GIRO DELL’APPENNINO

Si è svolto il Giro dell’Appennino con partenza da Pasturana (Al)

Sabato 19 settembre, 158 corridori ciclisti di 24 squadre sono partiti da Pasturana (Al), per la prima volta designata per il raduno di partenza, per l’ottantunesima edizione del Giro dell’Appennino.

Dopo il via agonistico davanti allo stabilimento Elah-Dufour alla periferia di Novi Ligure, la corsa è proseguita per Serravalle, Cassano, Villalvernia, Merella, Pozzolo, Novi Ligure. Ancora Pasturana con il consueto traguardo volante, quindi Francavilla, Gavi, Voltaggio, Passo della Castagnola. Dopo diversi anni di assenza, la gara è tornata ad attraversare Ronco Scrivia, sede di altro traguardo volante, e Isola del Cantone.

Da qui, per la seconda volta nella lunga storia di questa competizione, si è entrati nella zona del Parco dell’Antola, con transito a Vobbia, salita a Crocefieschi; poi Nenno e Valbrevenna. Quindi, da Casella, risalita Crocetta d’Orero. Lunga discesa verso Pedemonte e Genova Bolzaneto. Gran finale con il mitico passo della Bocchetta, Fraconalto, Giovi e discesa verso la Valpolcevera (con passaggio sotto il nuovo ponte San Giorgio), Sampierdarena, sopraelevata di Genova. Ultimi km con il circuito di corso Italia: puntata verso Boccadasse e ritorno sull’altro lato della strada.

Arrivo, come gli ultimi anni, in via XX Settembre a Genova, dopo aver percorso 191 km. Durante le prime fasi della corsa i corridori sono stati investiti da un breve acquazzone; poi è ritornato il bel tempo. Nonostante le restrizioni dovute al covid 19, al raduno di partenza, all’arrivo e sui punti principali della corsa non è mancato un pubblico abbastanza numeroso. Grazie a una collocazione in calendario più favorevole rispetto agli anni scorsi (unico effetto positivo del rinvio dovuto al lockdown dei mesi primaverili) si è vista un a partecipazione più qualificata del solito.

Erano presenti numerose squadre della prima serie (“World Tour“) internazionale, e la nazionale italiana guidata da Vincenzo Nibali. Le fasi iniziali della gara sono state contrassegnate dalla fuga di cinque atleti, che hanno fatto incetta dei numerosi traguardi a premio lungo il percorso. Il più noto di oro era l’esperto giapponese Arashiro. Dopo la selezione decisiva avvenuta sulla Bocchetta e le successive salite, il tratto di pianura finale ha permesso molti recuperi: Gianluca Brambilla, anche lui inserito nella Nazionale, che ha provato una fuga solitaria, è stato ripreso a 15 km dall’arrivo.

Sono così arrivati a giocarsi la vittoria in volata oltre 30 ciclisti, il gruppo dei migliori. Ha prevalso l’inglese Ethan Hayter, considerato una grande promessa del ciclismo internazionale, qui alla sua prima vittoria da professionista su strada (e primo britannico vincitore di questa prestigiosa corsa). Una particolarità: tutti i primi tre dell’ordine di arrivo (dopo Hayter, Alessandro Covi e l’australiano Stannard) sono nati nel settembre 1998!

Stefano Rivara

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