IL CERVO ABBATTUTO

Pubblichiamo oggi una foto moto cruda, ma necessaria per potere discutere sulla necessaria razionalità su un’esigenza imprescindibile: il giusto equilibrio tra uomo e natura

La difficile convivenza tra uomo e natura

Abbiamo e stiamo tutti assistendo a quanto sta accadendo sull’Appennino ligure/piemontese con la prolificazione incontrollata dei cinghiali e sui danni che questi animali, ormai in sovrannumero, stanno facendo, addirittura “invadendo” il pieno centro di Genova, dove sono stati visti circolare attorno alla centralissima fontana di Piazza De Ferrari e nei pressi del Teatro “Carlo Felice”!

E la loro proliferazione ha portato ad un indebolimento della loro stessa specie, perché oggi i cinghiali sono aggrediti dalla peste suina che praticamente ha posto in pericolo anche gli allevamenti dei suini e messo in quarantena un intero territorio: quello dell’Oltregiogo genovese.

Il risultato è stato che interi allevamenti di maiali, pur con capi perfettamente sani, sono stati decimati con una “macellazione preventiva” per il timore della trasmissione della Peste suina dall’animale all’uomo, mentre intere legioni di cinghiali, molti dei quali portatori di questa peste, scorrazzavano liberi nei boschi.

E così, per impedire ai cinghiali di abbandonare i boschi, abbiamo assistito, da parte delle vaie amministrazioni comunali, alla creazione di interminabili file di reticolati e recinzioni dai costi esorbitanti e al divieto per gli escursionisti e cercatori di funghi ad entrare in tali aree, per evitare possibili contaminazioni, con il risultato che, da un lato, tali recinzioni sono state in molti punti letteralmente distrutte dai cinghiali stessi che continuano ed essere liberi, e, dall’altro, a abbiamo assistito a numerose contestazioni per tali provvedimenti considerati restrittivi della libertà d movimento.

Ma non solo i cinghiali si stanno rivelando incontenibili nemici dell’uomo, distruggendo le colture agricole e trasmettendo malattie, ma anche i piccioni e i gabbiani stanno facendo “molto bene” la loro parte.

I piccioni poi, ormai padroni incontrastati delle città, danneggiando, ben spalleggiati dai gabbiani, i quali però preferiscono volteggiare sulle discariche, i campi agricoli in tempo di semina, pregiudicando così i futuri raccolti, come ha avuto modo di dirci un agricoltore da noi tempo fa intervistato a questo proposito (vedere articolo e filmato riprodotto qui di seguito).

Il problema della convivenza tra uomo e natura e in questo caso tra l’uomo e il mondo animale, è stato falsato da un dibattito demagogico che ci ha portato all’attuale scompenso, mentre questo temo lo si doveva affrontare con la dovuta razionalità attivando difese naturali nei confronti degli animali selvatici che miravano ad uscire dal proprio territorio, come ad esempio “l’arruolamento” di appositi cani addestrati alla protezione delle mandrie nei confronti degli attacchi dei lupi,  o dell’uso dei falchi per allontanare dai cieli cittadini le numerose colonie di piccioni.

Ma accanto a ciò anche con un razionale impiego dei cacciatori e della caccia, spesso denigrata a titolo gratuito, per mantenere il numero degli animali selvatici nel giusto rapporto con le esigenze degli insediamenti umani, anche perché, ed è bene ricordalo, molti incidenti stradali sono provocati proprio dalla eccessiva presenza di tali animali, che ormai si stanno spingendo sempre più vicino ai centri abitati.

Nella foto tratta dal nostro archivio: un recente dibattito svoltosi nell’alessandrino con l’Assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, a proposito del dilagare della peste suina

Oggi, qui in Valle d’Aosta, abbiamo visto due cacciatori portare a valle un grosso cervo (vedere foto di copertina) abbattuto sopra Cheverel, probabilmente nella conca di Planaval. Ci ha impressionato molto la vista di questo capo abbattuto, ma come ci hanno spiegato i due cacciatori, il branco al quale apparteneva ea   ormai diventato in sovrannumero e il rischio era  ed è di vedere poi scendere a vale questi animali in cerca di cibo, con tutte le conseguenze annesse in tema di sicurezza.

In questo senso pubblichiamo oggi la foto di questo cervo abbattuto, proprio per riflettere seriamente sulla necessità della ricerca e del mantenimento di un buon equilibrio ambientale.

Gian Battista Cassulo

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