“UNO SCAMPOLO DI VITA” di Francesco Giannattasio

Un originale romanzo di uno scrittore ai suoi esordi

Uno scampolo di vita” di Francesco Giannattasio, con prefazione di Paolo Corvarola, è un affresco intenso dell’Italia del dopoguerra, di un paese distrutto da un ventennio di dittatura e da una guerra devastante, ma pervaso da un dinamismo e da una vitalità economica e sociale senza precedenti, quella che ha portato in pochi anni al fenomeno del cosiddetto “boom economico” degli anni Cinquanta e sessanta, alla “liberazione” dei costumi e alla modernizzazione dei rapporti personali e sociali.

La vita della quale Giannattasio ci racconta uno scampolo è quella di Ciro De Ambrogio, un ragazzo originario di una famiglia del Sud, la zona compresa tra la provincia di Salerno e la Lucania, figlio di un soldato italiano deportato nei “campi di lavoro” in Germania dopo l’armistizio del 1943. Un prigioniero di guerra, non destinato ai campi di sterminio, ma un’esperienza comunque terribile.

La famiglia De Ambrogio emigra quindi dal Sud appenninico alla provincia piemontese, la Valsesia, dopo essere arrivata alla stazione di Novara. Qua Ciro e la sua famiglia dovranno affrontare l’iniziale ostilità della popolazione locale verso quelli che venivano chiamati i “terun”: una generazione di immigrati dal Sud sulle spalle dei quali si edificherà il “miracolo economico” italiano.

Al Nord Ciro e il padre lavorano per diversi anni come boscaioli, spostandosi frequentemente nell’area della montagna del Piemonte Nord-Orientale. Un lavoro durissimo e faticoso, ma a intermittenza, che darà il tempo al ragazzo anche di studiare e svolgere altre esperienze lavorative.

Il padre, ossessionato dalla paura di ricadere in miseria, sembra dedito solo al lavoro, mentre Ciro aspira a una vita più libera e soddisfacente. Quando prova a tornare al paese d’origine dei nonni, Giffoni Valle Piana, si sente una sorta di estraneo in patria, sperimentando la caratteristica “doppia assenza” dell’immigrato.

 L’autore racconta in questa parte con grazia ed efficacia personaggi secondari molto interessanti, come il cugino Giorgio spregiudicato sia in amore, con le sue due fidanzate, che nel lavoro. Molto interessante anche il racconto dell’anno di servizio militare, quello che allora era un irrinunciabile “rito di passaggio” per i giovani maschi, affrontato da Ciro con determinazione e orgoglio e vissuto nella seconda parte come una sorta di “vacanza” quando viene assegnato al ruolo di autista per i soldati e i parenti diretti al Lido militare di Castel Fusano.

Uno scampolo di vita ha un finale aperto, con lo struggente racconto dell’amore non vissuto appieno fra Ciro e Rita, una ragazza incontrata dal protagonista nel locale di Trastevere nel quale lavorava durante le sue libere uscite. Un romanzo che partendo da uno spunto autobiografico riesce a raccontare con grazia, efficacia e interessanti spunti storico-sociali l’epoca storica che ha cambiato questo paese e la generazione di immigrati del Sud che ha contribuito in maniera significativa a edificare l’Italia attuale. Una nota particolare per le parti che raccontano le esperienze amorose di Ciro, velate da un afflato di romantica malinconia.

Molto originale è anche l’ambientazione: se la classica storia del meridionale immigrato al Nord dal “paese” è ambientato nella grande città, Milano o Torino, e generalmente in fabbrica, qua l’azione si svolge in una provincia piemontese altrettanto appartata e “periferica” di quella meridionale da dove proviene la famiglia di Ciro, e nella quale i rapporti personali e sociali non sono poi così diversi.

La vera frattura dell’Italia forse non è quella tra Nord e Sud, ma, ancora oggi, quella fra le poche grandi “città metropolitane” e la provincia che costituisce la maggior parte e forse la vera essenza di questo paese.

Andrea Macciò

Francesco Giannattasio, originario della Lucania, risiede da molti anni a Novi Ligure (Al) dove ha lavorato come geometra, tecnico consulente del tribunale di Alessandria e svolto attività politica. Ritiratosi dalla politica attiva, oggi collabora con alcune testate della stampa locale, oltre a dipingere e scrivere. Uno scampolo di vita è il suo romanzo d’esordio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *